Facciamo qualcosa di magico favoloso mitico meraviglioso davvero!

Scopri la storia dei nostri monumenti in un percorso virtuale coinvolgente! Immergiti nel mondo teatrale delle nostre statue che prendono vita e come attori sul palcoscenico raccontano storie affascinanti di un territorio unico. 

indossa il cappello alla calabrese, il mantello con il cappuccio. Ha lo sguardo calmo di chi sa perfettamente dove vuole arrivare. Il suo cavallo è agitato, scalpita. Il bronzo di Ettore Ferrari (1845-1929) celebra un Garibaldi popolano e militare, comandante e rivoluzionario, patriota e avventuriero. Un’immagine non sempre apprezzata dall’iconografia ufficiale del tempo, più attenta a dare del Risorgimento una lettura moderata in chiave monarchica.
E’ “una poetica delle mani” quella a cui dà forma lo scultore di Falcade, Augusto Murer, tra il 1975 e il 1978 per onorare la memoria di Giacomo Matteotti, rapito e assassinato da una squadra fascista il 10 giugno 1924. Sono mani in bronzo caricate della tensione del sacrificio e del dolore fisico e spirituale di chi lotta per la libertà. Ci invitano a tenere sveglia la coscienza e a condannare senza esitazioni ogni forma di dittatura, ogni sopruso che umilia la libertà e la dignità dell’essere umano.
Dal 1972, la scultura alla memoria dell’esploratore del Nilo si trova in Largo Libertà, a poca distanza da una scuola elementare che porta il suo nome. Ai bambini, ai ragazzi, agli adulti che hanno voglia di ascoltarla la Statua parla. Racconta di una vita avventurosa e coraggiosa e invita a tenersi ben ancorati ai propri sogni, a perseguirli con passione e dedizione, proprio come fece Giovanni Miani.